C’è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c’è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C’è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c’è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C’è pure chi educa, senza nascondere
l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d’essere franco all’altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
Danilo Dolci
Noi pensiamo a una scuola che sia non solo il risultato del lavoro degli insegnanti, ma che tenda a un modello educativo e formativo e a una organizzazione che siano condivise anche dalle altre componenti della scuola stessa: studenti, famiglie, personale non docente. Tutti possono e devono contribuire a disegnare il modello di scuola che meglio permetta di raggiungere gli obiettivi formativi che ci proponiamo.
Noi ci immaginiamo una scuola che:
- sia aperta rispetto alla realtà culturale ed economica in cui opera, e rafforzi negli studenti la consapevolezza della dimensione europea del proprio processo di crescita culturale;
- favorisca l’integrazione senza discriminazioni;
- metta in primo piano i bisogni degli studenti, che si trovano in difficoltà e che necessitano di un aiuto mirato per non essere esclusi o costretti ad abbandonare la scuola;
- sia sensibile verso le problematiche sociali, promuova una cultura di pace e di solidarietà e rifiuti fenomeni di violenza e di prevaricazione sociale e culturale;
- sia attenta alla formazione culturale, così come a quella professionalizzante;
- valorizzi ed incrementi anche le competenze extra-scolastiche degli studenti;
- sostenga le esigenze di aggiornamento del personale sia docente che non docente;
- favorisca la collaborazione tra tutte le sue componenti.
Il nostro obiettivo è quello di formare persone che:
- siano sensibili verso gli altri e non abbiano sentimenti di discriminazione né verso coloro che provengono da altri paesi né verso coloro che posseggono un'altra cultura o un altro credo religioso o politico;
- siano consapevoli del proprio ruolo di studente e di cittadino e siano motivati a crescere sia sul piano umano che su quello culturale e professionale;
- rifiutino la violenza e siano solidali e disponibili al dialogo e al confronto;
- abbiano consapevolezza della dimensione europea della realtà in cui vivono e dove dovranno lavorare.
La Dirigente Scolastica